FEDERALBERGHI PRESENTA LA RICERCA SUL LAVORO STAGIONALE
Oltre 430mila persone saranno impegnate durante la stagione estiva
Bocca: oltre i luoghi comuni, da turismo lavoro di qualità
OLTRE 430MILA PERSONE SARANNO IMPEGNATE DURANTE LA STAGIONE ESTIVA
FEDERALBERGHI PRESENTA LA RICERCA SUL LAVORO STAGIONALE
BOCCA: OLTRE I LUOGHI COMUNI,
DA TURISMO LAVORO DI QUALITA’
Federalberghi presenta una nuova pubblicazione che analizza l'occupazione stagionale nel settore turistico-ricettivo italiano, evidenziando il contributo essenziale di questa componente dell’occupazione all'economia dei territori e fornendo un approfondimento sul quadro normativo e contrattuale che ne regola i rapporti di lavoro.
Il volume è stato distribuito in anteprima nel corso della 75a assemblea nazionale della federazione degli albergatori.
Secondo Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi: “I dati presentati forniscono un quadro estremamente positivo dell’occupazione nel nostro settore, che aumenta rispetto agli anni precedenti, recupera completamente quanto perso negli anni della pandemia e si consolida”.
Nel periodo di massima occupazione i lavoratori dipendenti da aziende turistico ricettive sono oltre 430milla, con un incremento di circa il 5% rispetto all’anno precedente. Di questi, quasi 245mila sono lavoratori stagionali (+2,2%).
Il settore turistico ricettivo rappresenta un pilastro fondamentale dell’economia italiana, non solo per il contributo al PIL nazionale, ma anche per il ruolo centrale che svolge nella creazione di occupazione, in particolare attraverso il lavoro stagionale.
La stagionalità, spesso vista come una criticità strutturale, è in realtà un fenomeno complesso e ambivalente che può trasformarsi in una risorsa preziosa per uno sviluppo più sostenibile, equilibrato e integrato dei territori.
I soci di Federalberghi possono ottenere gratuitamente la versione e-book del volume facendone richiesta alle associazioni territoriali degli albergatori.
Grafico 1. Aziende turistico ricettive – dipendenti stagionali e totali per mese
Fonte: elaborazioni Federalberghi su dati INPS, 2024
Rispetto al 2019 l’occupazione totale massima è cresciuta del 15% circa, mentre restringendo il focus sul lavoro stagionale, l’incremento degli occupati è stato del 24%.
Due terzi dei lavoratori stagionali sono italiani. Il restante terzo è straniero, a riprova del grande contributo fornito da questa categoria di lavoratori a un settore strategico della nostra economia.
Anche tra gli stagionali si conferma il contributo maggioritario del lavoro femminile (54,1%).
La metà dei lavoratori stagionali del settore turistico ricettivo ha meno di quaranta anni.
La retribuzione media giornaliera dei lavoratori stagionali è stata di 85 euro (+2,4% rispetto all’anno precedente). Le giornate lavorate per i lavoratori stagionali sono state in media 149 (+2,1% rispetto al 2023). Rispetto al periodo pre-pandemico, le giornate lavorate sono aumentate del 4,9% e la retribuzione giornaliera del 14,9%.
Tabella 1. Aziende turistico ricettive – Valori massimi e medi dei dipendenti stagionali per regione
massimo
media
massimo
media
Piemonte
4.537
2.934
Marche
6.481
2.718
Valle d'Aosta
4.137
2.693
Lazio
5.788
3.102
Lombardia
13.992
9.247
Abruzzo
7.654
3.294
Trentino Alto Adige
38.715
29.083
Molise
411
172
Veneto
23.646
13.539
Campania
22.061
12.697
Friuli Venezia Giulia
3.757
1.934
Puglia
16.003
7.696
Liguria
7.893
4.856
Basilicata
1.389
671
Emilia Romagna
31.414
14.288
Calabria
8.965
3.525
Toscana
17.220
9.767
Sicilia
12.068
6.682
Umbria
1.083
743
Sardegna
17.476
8.652
Fonte: elaborazioni Federalberghi su dati INPS, 2024
Grafico 2. Aziende turistico ricettive – percentuale dei dipendenti stagionali sul totale (valori massimi)
Fonte: elaborazioni Federalberghi su dati INPS, 2024
Grafico 3. Lavoratori stagionali dipendenti da aziende turistico ricettive per sesso e nazionalità (valori medi)
Fonte: elaborazione Federalberghi su dati INPS, 2024
FEDERALBERGHI PRESENTA LA RICERCA SUL LAVORO STAGIONALE
BOCCA: OLTRE I LUOGHI COMUNI,
DA TURISMO LAVORO DI QUALITA’
Federalberghi presenta una nuova pubblicazione che analizza l'occupazione stagionale nel settore turistico-ricettivo italiano, evidenziando il contributo essenziale di questa componente dell’occupazione all'economia dei territori e fornendo un approfondimento sul quadro normativo e contrattuale che ne regola i rapporti di lavoro.
Il volume è stato distribuito in anteprima nel corso della 75a assemblea nazionale della federazione degli albergatori.
Secondo Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi: “I dati presentati forniscono un quadro estremamente positivo dell’occupazione nel nostro settore, che aumenta rispetto agli anni precedenti, recupera completamente quanto perso negli anni della pandemia e si consolida”.
Nel periodo di massima occupazione i lavoratori dipendenti da aziende turistico ricettive sono oltre 430milla, con un incremento di circa il 5% rispetto all’anno precedente. Di questi, quasi 245mila sono lavoratori stagionali (+2,2%).
Il settore turistico ricettivo rappresenta un pilastro fondamentale dell’economia italiana, non solo per il contributo al PIL nazionale, ma anche per il ruolo centrale che svolge nella creazione di occupazione, in particolare attraverso il lavoro stagionale.
La stagionalità, spesso vista come una criticità strutturale, è in realtà un fenomeno complesso e ambivalente che può trasformarsi in una risorsa preziosa per uno sviluppo più sostenibile, equilibrato e integrato dei territori.
I soci di Federalberghi possono ottenere gratuitamente la versione e-book del volume facendone richiesta alle associazioni territoriali degli albergatori.
Grafico 1. Aziende turistico ricettive – dipendenti stagionali e totali per mese
Fonte: elaborazioni Federalberghi su dati INPS, 2024
Rispetto al 2019 l’occupazione totale massima è cresciuta del 15% circa, mentre restringendo il focus sul lavoro stagionale, l’incremento degli occupati è stato del 24%.
Due terzi dei lavoratori stagionali sono italiani. Il restante terzo è straniero, a riprova del grande contributo fornito da questa categoria di lavoratori a un settore strategico della nostra economia.
Anche tra gli stagionali si conferma il contributo maggioritario del lavoro femminile (54,1%).
La metà dei lavoratori stagionali del settore turistico ricettivo ha meno di quaranta anni.
La retribuzione media giornaliera dei lavoratori stagionali è stata di 85 euro (+2,4% rispetto all’anno precedente). Le giornate lavorate per i lavoratori stagionali sono state in media 149 (+2,1% rispetto al 2023). Rispetto al periodo pre-pandemico, le giornate lavorate sono aumentate del 4,9% e la retribuzione giornaliera del 14,9%.
Tabella 1. Aziende turistico ricettive – Valori massimi e medi dei dipendenti stagionali per regione
massimo
media
massimo
media
Piemonte
4.537
2.934
Marche
6.481
2.718
Valle d'Aosta
4.137
2.693
Lazio
5.788
3.102
Lombardia
13.992
9.247
Abruzzo
7.654
3.294
Trentino Alto Adige
38.715
29.083
Molise
411
172
Veneto
23.646
13.539
Campania
22.061
12.697
Friuli Venezia Giulia
3.757
1.934
Puglia
16.003
7.696
Liguria
7.893
4.856
Basilicata
1.389
671
Emilia Romagna
31.414
14.288
Calabria
8.965
3.525
Toscana
17.220
9.767
Sicilia
12.068
6.682
Umbria
1.083
743
Sardegna
17.476
8.652
Fonte: elaborazioni Federalberghi su dati INPS, 2024
Grafico 2. Aziende turistico ricettive – percentuale dei dipendenti stagionali sul totale (valori massimi)
Fonte: elaborazioni Federalberghi su dati INPS, 2024
Grafico 3. Lavoratori stagionali dipendenti da aziende turistico ricettive per sesso e nazionalità (valori medi)
Fonte: elaborazione Federalberghi su dati INPS, 2024

Pubblicato il 20/05/2025
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